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Colon irritabile: cura definitiva, sintomi e cause - Nutrisalute
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Colon irritabile: cura definitiva, sintomi e cause

Il colon irritabile, chiamato anche colite spastica, sindrome del colon irritabile o IBS (dall’inglese Irritable Bowel Syndrome) è un problema che colpisce l’intestino. Modifica le normali abitudini intestinali e causa crampi addominali, stitichezza, diarrea e altri sintomi che chiariremo nel corso di questo articolo.

E’ una sindrome molto comune, colpisce più le donne che gli uomini e si manifesta nella fascia di età che va dai 20 ai 30 anni. Non è chiara la causa scatenante la sindrome e non esistono test specifici, ma solo il manifestarsi dei sintomi riconduce al colon irritabile. Dopo le diagnosi effettuate dal proprio medico, è possibile tenere a bada i sintomi curando l’alimentazione, evitando lo stress e assumendo eventuali terapie prescritte.

In questo articolo forniremo un approfondimento utile a chiarire eventuali dubbi su questa sindrome, soprattutto se ne soffrite, parlando delle cause, dei sintomi, delle cure possibili e dei rimedi naturali.

Cos’è la sindrome del colon irritabile?

La sindrome del colon irritabile è un disturbo intestinale molto diffuso, la cui origine resta ancora oggi sconosciuta. E’ una patologia cronica che comporta diversi sintomi alcuni dei quali sono crampi, dolori addominali, diarrea e costipazione, che possono presentarsi singolarmente oppure accomunati tra loro.

Il colon irritabile o colite spastica non prevede danni permanenti, ma fa emergere problemi di natura psicologica (stress, depressione, ansia e disturbi di personalità) e problemi di natura sociale perché interferisce nella vita quotidiana e sociale di chi ne soffre. Oltre ad altri disturbi come cefalea, reflusso gastroesofageo, fibromialgia e dolori lombari.

Ad oggi vengono distinte tre diverse tipologie della sindrome: patologia in cui sono predominanti episodi diarroici, la seconda tipologia riguarda episodi predominanti di costipazione e la terza riguarda l’alternanza dei due disturbi costipazione e diarrea.

La diagnosi della sindrome del colon irritabile non viene decretata da test specifici, ma da un’accurata analisi dei disturbi che manifesta il paziente e da un attento controllo fisico. Nel caso in cui si presenta una sintomatologia più acuta, il medico potrà prescrivere esami più approfonditi.

Gli esami che in genere vengono eseguiti sono la colonscopia per prelevare piccole parti di mucosa del colon; esami in cui il medico indagherà su eventuali intolleranze o sul cattivo assorbimento dei nutrienti nell’intestino, quali: analisi del sangue per la celiachia (patologia che viene determinata dall’indigestione del glutine e che causa infiammazione cronica a livello dell’intestino tenue) o il test del respiro ( breath test dell’idrogeno: rileva la presenza di cause del colon irritabile, per esempio se c’è una sovracrescita batterica a livello dell’intestino tenue.

Cause del colon irritabile

Sulla causa di questo disturbo, non è stata fatta ancora chiarezza, molti studi rilevano che questa patologia dipende da più fattori.

Il primo fattore tra tutti è quello relativo ad una non corretta comunicazione tra encefalo, fibre nervose e muscoli dell’intestino. Infatti questi, attraverso delle contrazioni, regolano il processo digestivo e la circolazione del cibo digerito all’interno dell’intestino.

La sindrome, pertanto, potrebbe essere dovuta a delle contrazioni non coordinate tra loro, troppo deboli o in alternativa troppo forti e di lunga durata.

Quando le contrazioni sono troppo deboli si verifica un rallentamento della circolazione intestinale e quindi stipsi e altri sintomi come feci dure o secche. Se le contrazioni sono troppo forti e di lunga durata insorgono sintomi come il meteorismo, gonfiore all’addome e diarrea.

I sintomi compaiono in determinate circostanze legate a fattori psicologici, sociale, cattiva alimentazione, intolleranze alimentari e uso di determinati farmaci antinfiammatori e/o antibiotici.

Tra le cause di tipo psico-sociale rientrano l’ipocondria verso le patologie, stress eccessivo, ansia, depressione e disturbi emotivi. Sono segnali da non sottovalutare, quelli psicologici, in quanto anche l’intestino, considerato il nostro secondo cervello o parte addominale del nostro corpo, è sensibile al nostro stato d’animo. Tra le cause di tipo biologico ci sono la predisposizione fisica della persona, la qualità e la quantità della flora batterica dell’intestino, possibili infezioni in corso e la motilità intestinale rallentata o aumentata.

Come abbiamo detto anche l’alimentazione rientra tra le possibili cause che determinano la colite spastica, quali: bevande zuccherate, alcol, cioccolata, caffè, spezie, tè, cibi grassi, frutta, piselli, cavolfiore, broccolo, latticini.

Anche le alterazioni ormonali possono determinare l’insorgere della sindrome del colon irritabile, infatti le donne sono maggiormente colpite dalla sindrome in quanto più soggette ad alterazioni ormonali dovute al ciclo mestruale.

Colon irritabile: sintomi

Ogni sintomo è soggettivo, non esiste un unico sintomo riconducibile al colon irritabile, ed è per questo che diventa difficile individuare la malattia e un’eventuale unica cura. Il sintomo può manifestarsi singolarmente o insieme ad altri sintomi. Scopriamo, qui di seguito, quali sono i sintomi più comuni:

  • dolore addominale e crampi che si attenuano con la defecazione;
  • sensazione di gonfiore addominale;
  • diarrea e costipazione (stitichezza) che si alternano in diversi giorni;
  • meteorismo (accumulo di gas nello stomaco e nell’intestino);
  • sensazione di incompleta evacuazione dopo la defecazione;
  • presenza di muco nelle feci;
  • urgenza di evacuazione dopo i pasti.

Tra i sintomi meno comuni provocati dalla sindrome:

  • insonnia;
  • mal di testa;
  • mal di schiena;
  • letargia (stato patologico che si caratterizza da un sonno profondo);
  • indigestione;
  • difficoltà ad urinare e svuotare in modo completo la vescica;
  • dolore durante i rapporti sessuali.

Oltre a questi sintomi, molti pazienti manifestano l’insorgenza di differenti effetti, come il reflusso gastroesofageo, la cefalea, dolori lombari e fibromialgia. Può anche verificarsi uno stato d’ansia, di disagio, di malessere, depressione, stress e disturbi di personalità che aggravano il problema. Diventa quindi non solo un problema fisico ma anche un problema psicologico.

Ma quali sono le cure? C’è una cura definitiva? Nel paragrafo seguente proviamo a fare chiarezza e a spiegare le possibili cure che alleviano e guariscono dagli effetti del colon irritabile.

Come curare il colon irritabile?

Curare la sindrome irritabile si può, se si individuano i segnali d’allarme, perché appunto è una sindrome sintomatica e non si conosce, ad oggi, la causa scatenante. Con degli accorgimenti e modifiche dell’alimentazione, prevenzione, cure farmaceutiche, rimedi naturali e rimedi alternativi, si possono ottenere validi risultati che aiutano ad alleviare questo disturbo e gli effetti che ne derivano.

Terapia medica e farmaci

La terapia medica può consistere, oltre che nel supporto psicologico da parte del medico e di un rapporto di fiducia con lo stesso, in un’alimentazione sana, una leggera attività fisica, nel tenere a bada le cause di stress e nell’assunzione di farmaci per trattare i sintomi, quali:

  • antibiotici per la diarrea (per esempio Rifaximina e Normix;
  • fermenti lattici in caso di dissenteria;
  • integratori o lassativi per la stitichezza;
  • antispasmodici per i forti crampi addominali;
  • enzimi digestivi per il meteorismo e per migliorare la flora batterica;
  • antidepressivi per trattare la depressione e migliorare il tono dell’umore.

Nota bene: questo articolo non vuole essere un sostituto alla visita medica, è puramente informativo. Ci teniamo a precisare che i farmaci elencati, in genere, sono quelli che vengono prescritti dai medici ai pazienti che soffrono di questi disturbi causati dalla sindrome del colon irritabile.

Rimedi naturali

Per migliorare la funzionalità dell’intestino è possibile fare uso di prodotti naturali che non sono curativi ma aiutano ad alleviare i dolori che causano questa sindrome. Vediamo quali sono:

  • la camomilla che ha proprietà antinfiammatorie e dà un effetto calmante e lenitivo alle mucose infiammate dell’intestino;
  • l’olio essenziale di menta piperita che allevia i dolori addominali, riduce il meteorismo, contrasta costipazione e diarrea;
  • l’aloe vera, antinfiammatorio naturale, favorisce l’eliminazione di tossine e scorie dall’intestino;
  • il cardamomo che stimola la produzione di succhi gastrici, diminuisce i gas e accelera il metabolismo;
  • lo zenzero, riduce l’infiammazione e da una sensazione lenitiva ;
  • i fiori di bach, un rimedio per ripristinare lo stato psico-fisico;
  • la melissa, riduce il livello di stress e ansia, rilassa i muscoli intestinali, diminuisce ed elimina gli accumuli di gas dall’apparato digerente.
  • l’olmo rosso è una pianta che ha un effetto decongestionante e favorisce la circolazione intestinale.
  • i frutto-oligosaccaridi, fibre solubili presenti in diverse verdure, frutti e piante, aiutano il corretto funzionamento della flora batterica intestinale.

Altri rimedi sono le tecniche di rilassamento come lo yoga, il pilates e tai-chi, e terapie alternative quali agopuntura e riflessologia plantare.

Prevenzione e alimentazione

Prevenire, modificare il proprio stile di vita, tenere sotto controllo ansia e stress e curare l’alimentazione, dato che alcuni alimenti o l’associazione tra essi può essere causa scatentante del colon irritabile e dei forti dolori addominali, può sicuramente migliorare, seppur in periodi di tempo più o meno lunghi, le sintomatologie causate dalla sindrome del colon irritabile.

In generale, indichiamo quali sono gli alimenti consigliati e quali sono quelli da escludere assolutamente dalla propria alimentazione:

Alimenti consigliati

  • pane, pasta, riso, segale, orzo, avena, cereali integrali: le fibre contenute favoriscono il transito intestinale;
  • pesce fresco o surgelato: in quanto digeribile non appesantisce l’intestino;
  • i formaggi: meglio quelli stagionati, evitare quelli freschi perché causano attacchi di colite ed episodi di diarrea;
  • la carne: è preferibile quella bianca o magra senza grasso per facilitare la digestione;
  • la frutta: meglio quella acida da consumare lontano dai pasti, la fibra contenuta nella frutta aiuta la regolare evacuazione e a mantenere sano l’intestino;
  • la verdura: il contenuto di fibre favorisce la peristalsi (contrazioni) intestinale.

Alimenti da evitare per il colon irritabile

  • caffè, tè, bibite gassate: irritano la mucosa dell’intestino;
  • bevande alcoliche: causano il gonfiore intestinale;
  • latticini freschi: causano irritazione alla flora batterica o attacchi acuti di colite;
  • insaccati: gli additivi sono pesanti per il colon irritabile;
  • frutta dolce: pere, prugne, albicocche, banane possono causare meteorismo o diarrea;
  • spezie piccanti: irritano la mucosa dell’intestino;
  • legumi: fagioli e lenticchie, perché fermentano nel colon, generano gas, gonfiore e dolore addominale;
  • dolci: causano diarrea;
  • verdure: alcune in particolare come sedano, cavolfiore e spinaci, hanno un processo digestivo troppo elaborato.

Ci sono poi alimenti che possono essere consumati ma con moderazione: legumi passati, broccoli, cavolfiori, latte e latticini, prodotti integrali.

E’ sempre utile consultare il medico, che in base ai vostri disturbi potrà consigliare la giusta terapia e alimentazione da seguire.

Conclusioni

Per ricapitolare in questo articolo, scritto al solo scopo di informare i lettori che potrebbero o non soffrire di questo disturbo alquanto “misterioso”, abbiamo parlato in linea generale di che cos’è la sindrome del colon irritabile, di quali sono le cause e quali sono i sintomi legati ad essa.

E’ emerso che non esiste una sola e unica causa scatenante, ma che ci sono diversi fattori che possono irritare il nostro intestino che possono essere di carattere biologico e quindi dipendere da una predisposizione della persona, dalla flora batterica e da eventuali infezioni in corso; o di carattere psico-sociale, ovvero disturbi emotivi, ansia, depressione, ipocondria; ma anche l’alimentazione e lo stile di vita rientrano tra le cause scatenanti.

Abbiamo, inoltre, cercato di dare consigli utili sulle possibili cure farmaceutiche, sulle terapie mediche e sui rimedi naturali, che seppur non curativi, possono dare sollievo ed alleviare la presenza di eventuali disturbi, sulla prevenzione e alimentazione.

Il nostro consiglio è comunque quello di consultare il medico che potrà fornire un aiuto adeguato, terapie corrette ed effettuare esami diagnostici più approfonditi.


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