Se vuoi sapere come sgonfiare emorroidi esterne sei nel posto giusto, in questo articolo ti spieghiamo i migliori trattamenti e rimedi naturali!
Quando si parla di emorroidi, molto spesso ci si riferisce al disturbo che è già in corso. Invece, è bene sapere che le emorroidi sono una struttura anatomica presente nel nostro corpo.
Capita che, a causa di uno stile di vita scorretto, alimentazione povera di fibre o una predisposizione genetica, può insorgere il fastidioso manifestarsi delle emorroidi.
E’ importante rivolgersi ad uno specialista, quando si iniziano ad avvertire i primi sintomi delle emorroidi, così da porvi subito rimedio ed evitare il progredire della malattia emorroidaria. Il medico può sicuramente indirizzare al meglio il paziente sul trattamento da applicare al caso specifico.
Prima di spiegare nel dettaglio come sgonfiare le emorroidi esterne, quali sono i rimedi e i trattamenti naturali, vediamo cosa sono, quali sono le differenze tra emorroidi esterne ed emorroidi interne, quali sono le cause e quali sono i sintomi.
Cosa sono le emorroidi esterne?
Le emorroidi esterne sono dei sacchetti di tessuto vascolare che rivestono la mucosa del canale anale. Si presentano come dei rigonfiamenti venosi di colore rosso con venature blu. Il tessuto vascolare formato da capillari, arterie e vene si dilata e si restringe per svolgere una funzione di continenza.
Le emorroidi esterne si trovano ai margini della linea pectinea, cioè quella linea immaginaria che separa in due parti il canale anale. Sono visibili ad occhio nudo ed è proprio questo che le differenzia da quelle interne che si trovano posizionate più in alto, oltre che per la sintomatologia del dolore che è molto più accentuata nelle emorroidi esterne.
Quando queste dilatazioni venose iniziano a presentarsi gonfie, dolenti e sanguinanti, si tratta di malattia emorroidaria che si può evolvere in forma cronica e portare ad uno sviluppo di ragadi o fistole anali.
La progressione della malattia emorroidaria si verifica quando il sangue si accumula nelle emorroidi esterne e dilatandole le fa scivolare verso la parte inferiore, causando quindi una lesione dei vasi e dei tessuti della zona ano-rettale. Per evitare che questo accada, bisogna iniziare quanto prima un trattamento specifico, perché se curate sin da subito le emorroidi esterne possono guarire.
Quali sono le cause delle emorroidi esterne?
Il manifestarsi delle emorroidi esterne può colpire sia donne che uomini di età differenti, in genere si può manifestare in forma più grave dopo aver superato la soglia dei 50 anni.
Le cause che scatenano la malattia emorroidaria sono molteplici:
Una delle cause principali è sicuramente la stipsi ( o stitichezza), legata molto spesso ad uno stile di vita irregolare o una dieta povera di fibre e ricca di alimenti che hanno l’effetto di irritare la mucosa rettale, come le spezie, i cibi piccanti, il cioccolato, i crostacei e l’alcol che rendono più difficile l’espulsione delle feci e portano a lunghi periodi di stitichezza che ne favorisce appunto la comparsa e l’irritazione delle emorroidi esterne. Non solo la stitichezza può causare l’irritazione del retto ma anche il problema opposto, ovvero la diarrea.
Alcune abitudini di vita troppo sedentarie, anche alcuni tipi di sport possono causare l’insorgenza delle emorroidi esterne, come il ciclismo e l’equitazione, causata dalle continue sollecitazioni della zona ano-rettale.
E’ molto frequente la comparsa delle emorroidi esterne nelle donne durante il periodo della gravidanza, in particolare durante la gestazione o subito dopo il parto per l’aumento della pressione pelvica dovuta alla presenza del feto. Anche i cambiamenti ormonali possono essere causa del manifestarsi delle emorroidi, che oltre a verificarsi durante la gravidanza, si verificano anche durante il periodo di ovulazione, delle mestruazioni e della menopausa.
Tra le altre cause che favoriscono la comparsa delle emorroidi esterne:
- Obesità e sovrappeso
- Rapporti anali
- Stare seduti a lungo sul wc
- Defecazione troppo frettolosa
- Predisposizione personale
- Fragilità vasale
E’ bene sottolineare che i tre fattori principali sono l’ereditarietà, in molte famiglie infatti le emorroidi sono molto diffuse, la stipsi e la gravidanza.
Diagnosi delle emorroidi esterne
Le emorroidi esterne possono essere diagnosticate attraverso le informazioni raccolta dal paziente (anamnesi) e tramite visita proctologica, che consiste in ispezione anale, un esame rettale ed esami strumentali.
Il medico, può valutare la presenza di emorroidi esterne ed eventuali ragadi, fistole o altri segni di infezione presenti nella zona dell’ano, attraverso l’ispezione anale che consiste nell’osservazione visiva della zona anale.
La presenza di emorroidi viene valutata anche attraverso un esame rettale che consiste nella palpazione dell’ano, e attraverso esami strumentali che tramite l’anoscopia, prevedono l’osservazione interna dell’ano.
Quali sono i sintomi delle emorroidi esterne?
I sintomi possono manifestarsi con diverse fasi del dolore, in base alla gravità e alla progressione della malattia. In genere, la sintomatologia che si verifica consiste in:
- Bruciore e prurito anale
- Perdite di muco con sensazione di bagnato
- Sensazione di fastidio e disagio
- Continuo stimolo e ripetute evacuazioni
- Dolore che potrebbe ccentuarsi e nei casi più gravi causare perdite di sangue.
Classificazione della malattia emorroidaria
Esistono varie tipologie di emorroidi, classificate in base ai diversi sintomi e alla gravità:
- Emorroidi esterne di I grado, sono interne al canale anale e provocano fastidio, prurito e un possibile sanguinamento;
- Emorroidi esterne di II grado, fase iniziale della fuoriuscita delle emorroidi dall’apertura anale, provocano sanguinamento, prurito e perdita di secrezioni;
- Emorroidi esterne di III grado, le emorroidi scendono all’esterno dell’ano e possono essere riposizionate manualmente;
- Emorroidi esterne di IV grado, sono prolassate e non più posizionabili manualmente all’interno dell’ano.
Come sgonfiare le emorroidi esterne? Trattamenti e rimedi naturali
Prima di iniziare un trattamento, sarebbe sempre meglio prevenire e fare dei piccoli accorgimenti al proprio stile di vita e alle proprie abitudine, per esempio: migliorare l’alimentazione assumendo alimenti ricchi di fibre ed evitando cibi irritanti, iniziare una regolare attività fisica, andare in bagno quando si sente lo stimolo, bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno per regolare l’intestino e curare la stitichezza.
Quando le emorroidi esterne si sono già manifestate e l’entità è ancora lieve, è opportuno iniziare un trattamento naturale o utilizzando dei rimedi casalinghi prima di ricorrere all’uso di farmaci o trattamenti chirurgici.
Qui di seguito elenchiamo i rimedi e i trattamenti naturali che consigliamo:
Applicare del ghiaccio per decongestionare la zona irritata dalle emorroidi.
Preparare una borsa dell’acqua calda, l’acqua calda riduce l’infiammazione e favorisce la circolazione.
Acqua e camomilla per un’azione lenitiva e antinfiammatoria
Migliorare l’alimentazione assumendo, oltre alimenti ricchi di fibre, anche integratori o preparati a base di:
- frutti rossi che aiutano a migliorare la circolazione e rafforzano i vasi sanguigni
- agrumi, grazie all’azione antiossidante mantiene in salute la parete dei vasi sanguigni
- semi di lino, che hanno proprietà emollienti e lenitive
- semi di psillio, che aiutano e rafforzano le difese immunitarie
E altri preparati a base di Ippocastano che protegge le pareti delle vene dall’indebolimento, Cipresso che migliora la circolazione del sangue, Elicriso dalle proprietà lenitive e analgesiche, Amamelide che agisce contro i disturbi venosi, e l’Aloe Vera che grazie ai suoi principi attivi è possibile utilizzarla anche come prodotto da applicare localmente nella zona irritata dalle emorroidi esterne. Si utilizza anche il gel presente all’interno della foglia di Aloe Vera per massaggiare la zona interessata, dona sollievo immediato.
Ci sono poi anche diverse creme o pomate a base di cortisone, di lidocaina e amamelide che hanno un effetto antinfiammatorio, lenitivo e antidolorifico.
Conclusioni
Come spiegato nei paragrafi precedenti, le emorroidi esterne possono causare diversi fastidi, quando si manifestano in forma lieve e quindi in questo caso si può rimediare con dei trattamenti naturali, queste possono guarire. Ma nei casi peggiori si deve ricorrere al trattamento chirurgico .
Con la giusta prevenzione si può evitare la comparsa di questo fastidio facendo delle opportune modifiche al proprio stile di vita e curando l’alimentazione.
Abbiamo visto quali sono i sintomi, le cause e come porvi rimedio. Ci teniamo a sottolineare che è importante, anche se inizialmente questo ti mette in imbarazzo, consultare il proprio medico al fine di poter trovare il giusto trattamento per il tuo specifico caso.