La gastrite nervosa è una forma di gastrite che viene causata in genere da ansia e stress. Fa parte di quelle malattie che vengono definite...
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]]>Non è una malattia grave ma è certo che la gastrite può essere molto fastidiosa per chi ne soffre, proprio perché alcuni sintomi tipici sono: gonfiore e mal di stomaco, cattiva digestione dovuta ad un’eccessiva produzione di succhi gastrici, malessere generale, calo dell’appetito, e altri sintomi che verranno approfonditi nel corso dell’articolo. Qualora presenti uno o più sintomi della gastrite, il nostro consiglio è quello di chiedere aiuto al proprio medico.
In questo articolo ti verrà fornito un approfondimento generale sulla gastrite nervosa, su quali sono i sintomi, quali sono le cause e quale rimedi sarebbe utile adottare per curare e prevenire la gastrite.
La gastrite nervosa o gastrite da stress è un’infiammazione della parete interna dello stomaco che ha come cause scatenanti ansia e stress in forme molto intense. Può colpire, infatti, chi vive momenti della propria vita emotivamente molto stressanti o chi ha attacchi di ansia frequenti e molto provanti.
La gastrite nervosa è una malattia psicosomatica o disturbo psicosomatico, ovvero una patologia che colpisce parti del corpo, le cui cause sono da ricondurre a fattori di natura psicologica, quindi è come se un sentimento o un disturbo della mente si esprimesse in un disturbo fisico, in questo caso la gastrite. A determinare la gastrite intervengono anche altre cause, oltre l’ansia e lo stress, rabbia, depressione e uno stile di vita frenetico.
Soltanto la diagnosi di un medico potrà chiarire la presenza di gastrite e di solito lo fa attraverso anamnesi o degli esami specifici.
La gastrite nervosa come già anticipato è l’infiammazione della parete gastrica dello stomaco e può essere di tipo acuto e di tipo cronico. La tipologia della gastrite nervosa può dipendere da fattori scatenanti, che sono alla base di questa condizione, quali l’ansia e lo stress. Ma per meglio precisare distinguiamo le differenze tra le due forme di gastrite:
La gastrite nervosa acuta è spesso dovuta al consumo nonché abuso di alcol, al consumo di cibi troppo grassi e fritti, alimenti irritanti o che provocano indigestione. Inoltre, la gastrite acuta può essere una conseguenza a traumi, ustioni e assunzione di sostanze chimiche irritanti.
Nel caso della gastrite nervosa cronica, questa può essere dovuta a delle infezioni batteriche causate proprio dal batterio helicobacter pylori che va ad irritare ed infettare lo stomaco, oltre che causare disturbi nel processo digestivo.
Ad essere più colpiti dalla gastrite nervosa sono quelle persone che in un determinato periodo della loro vita si trovano ad affrontare diverse problematiche private, per esempio problemi sentimentali con il compagno o la compagna, un’attività lavorativa poco soddisfacente, disoccupazione o quando il lavoro è presente si sostiene un ritmo frenetico e stressante, preoccupazioni relative alla salute o ad importanti interventi chirurgici da affrontare e, infine, preoccupazioni più generali della vita di tutti i giorni che riguardano la maggior parte di noi.
Le cause della gastrite nervosa sono da ricondurre ai succhi digestivi acidi dello stomaco che operano un’azione irritante ai danni della mucosa gastrica. Questo avviene perché i succhi digestivi superano i livelli di acidità gastrica e la parete interna dello stomaco è indebolita.
Le cause di questo indebolimento possono essere tante e diverse tra loro, vediamo quali sono:
Probabilmente le cause sono da ricondurre a situazioni associate alla gastrite nervosa che generano ansia e stress, quali?
I sintomi della gastrite nervosa possono manifestarsi all’improvviso quando la gastrite è acuta o durare un po’ più a lungo quando la gastrite è cronica, ma è chiaro che i sintomi possono variare da persona a persona e possono manifestarsi in forme e intensità differenti.
I sintomi tipici della gastrite nervosa sono:
Se la gastrite non è nervosa e peggiora, si manifestano delle complicazioni più gravi come le ulcere peptiche perforanti con perdita di sangue e disidratazione.
La gastrite nervosa può essere diagnosticata dal medico sia facendo un’anamnesi, quindi basandosi sulle informazioni raccolte tramite i sintomi manifestati dal paziente, sulla quale poi pianificare un’eventuale terapia.
In alternativa, il medico per individuare la presenza di gastrite può valutare di fare degli esami specifici come analisi del sangue, esame delle feci, endoscopia e radiografia. In questo caso gli esami approfonditi possono anche specificare se ci sono altre forme di gastrite (per esempio non nervosa) che potrebbero andare a sfociare in ulcere perforanti o nella disidratazione.
La dieta ha un ruolo fondamentale nel tenere sotto controllo i sintomi della gastrite nervosa. L’alimentazione, pertanto, deve comprendere alimenti semplici e facili da digerire e che non provocano l’infiammazione della mucosa gastrica.
Vediamo qui di seguito quali sono gli alimenti da preferire e quali quelli da evitare se si soffre di gastrite nervosa.
Preferire carboidrati come riso e patate invece della pasta, il pane meglio se tostato;
Verdure ricche di fibre che non causano l’aumento dei succhi gastrici come: fagiolini, lattuga, ortiche, sedano, finocchio;
Frutta e verdura come carciofi, ortica, banana, patata e cavolo in quanto ricchi di antiossidanti e vitamine C ed E;
Frutta ricca di flavonoidi che vietano la crescita di helicobacter pylori come sedano, mirtilli, mele e frutti di bosco e tutta la frutta non acida;
Yogurt magro;
Carne bianca e pesce magro;
Infine, è meglio preferire cotture al forno e in padella senza utilizzare troppi condimenti.
Evitare alimenti che stimolano la secrezione di acidi nello stomaco come le carni rosse, insaccati, formaggi grassi e piccanti, formaggi fermentati come gorgonzola e pecorino, pesce grasso come salmone, anguilla e sgombro.
Evitare condimenti piccanti o speziati con pepe, peperoncino, aceto e aglio;
Il burro, lo strutto, la margarina e salse che contengono panna;
Cibi fritti e cibi che creano aria nello stomaco come cavolo, broccoli, cipolle, latte, piselli, fagioli;
Frutta acidula come limoni e fragole e frutta secca e verdure acidule come pomodori e peperoni;
Dolci a base di creme e di liquori, cioccolato, caramelle e gomme da masticare.
La cura della gastrite si basa principalmente sul saper gestire ansia e stress che spesso causano infiammazione della parete interna dello stomaco, ma questa può anche essere cronica tanto da far risultare difficile ogni trattamento, per questo è importante in questi casi rivolgersi ad un medico che in base alla diagnosi può fornire un trattamento farmaceutico adeguato.
In questo articolo, scritto a solo scopo informativo, ti diamo alcuni consigli su come poter prevenire la gastrite e su come curarla in modo naturale.
I rimedi naturali possono essere davvero utili per alleviare i sintomi della gastrite, perché proteggono la mucosa gastrica e rilassano il sistema nervoso. Vediamone qualcuno:
Ci sono poi altri rimedi fitoterapici che possono contribuire ad alleviare i sintomi della gastrite, per esempio la malva dalle proprietà emollienti e antinfiammatorie; la liquirizia con proprietà digestive, antinfiammatorie e protettive per la mucosa; e l’achillea che ha un effetto riparatore e cicatrizzante dei tessuti.
Alcuni consigli utili per trarre benefici se si soffre di gastrite da stress:
Per prevenire la gastrite nervosa è utile ridurre al minimo i fattori che potrebbero essere causa scatenante e gestire situazioni di ansia e stress, come:
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]]>La dermatite seborroica è causata da una risposta autoimmune e non è contagiosa. Considerata una forma cronica di eczema, appare sul corpo dove si trovano...
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]]>La causa esatta della dermatite seborroica è ancora sconosciuta, ma si sa di certo che sono coinvolti geni e ormoni.
Si tratta di una condizione che può colpire persone di qualsiasi età, inclusi i bambini. Tuttavia, colpisce più comunemente gli adulti di età compresa tra i 30 e i 60 anni e i bambini di età inferiore ai 3 mesi.
Come anticipato, le cause della dermatite seborroica sono sconosciute. Oltre ai geni e agli ormoni anche i microrganismi come il lievito che vivono sulla pelle naturalmente possono contribuire. A differenza di molte altre forme di eczema, la dermatite seborroica non è la conseguenza di un’allergia.
Le persone con determinate malattie che colpiscono il sistema immunitario (HIV, AIDS) e il sistema nervoso (morbo di Parkinson, ecc.), sono ritenute ad aumentato rischio di sviluppare questa fastidiosa condizione della pelle.
I fattori scatenanti più comuni ad ogni modo includono:
può anche colpire persone affette da alcolismo, acne, epilessia e problemi di salute mentale come depressione e disturbi alimentari.
La dermatite seborroica non è contagiosa.
Il trattamento si concentra sull’allentamento della scala, sulla riduzione dell’infiammazione e del gonfiore e sul calmare la sensazione di prurito.
In casi lievi, una crema antimicotica topica o uno shampoo dedicato possono essere sufficienti per controllare i sintomi.
Questi dipendono dal tipo di pelle e dalla sensibilità. Quando si tratta di soluzioni naturali, non esiste un’opzione unica per tutti. Ecco alcuni rimedi naturali che aiutano a tenere a bada i sintomi e curare le riacutizzazioni.
è consigliabile mantenere pulite le aree interessate, soprattutto del viso, lavando ogni giorno con acqua e sapone.
Cerca di ottenere molta luce solare, può fermare la crescita del lievito che infiamma la pelle durante una fase di riacutizzazione della condizione.
Per i sintomi del cuoio capelluto, per gli adulti è l’ideale utilizzare uno shampoo antiforfora che contiene catrame di carbone, acido salicilico, solfuro di selenio o zinco piritione.
Ecco alcuni prodotti utili come shampoo appositi:
ricco di acidi grassi omega-3, è noto per le sue proprietà anti-infiammatorie. Studi scientifici lo dimostrano, l’assunzione di integratori a base di olio di pesce provoca una riduzione dei sintomi cutanei di varie condizioni infiammatorie della pelle.
L’olio di pesce è sicuro, a condizione che sia assunto come indicato. Le madri che allattano dovrebbero essere consapevoli che l’assunzione aumenta il livello di acidi grassi omega-3 nel latte materno. Non assumetelo senza prima aver consultato il proprio medico.
ha proprietà anti-infiammatorie ed è efficacie nel trattamento della dermatite seborroica. L’aloe vera aiuta anche a sopprimere le riacutizzazioni e ridurne la gravità.
Non somministrare l’aloe vera a bambini di età inferiore ai 10 anni senza prima aver discusso sicurezza e dosaggio con un medico.
L’aloe vera viene anche utilizzata per trattare la costipazione, quindi potrebbe avere effetti collaterali come: crampi addominali, diarrea, scolorimento delle urine.
L’uso topico di aloe vera può aiutare a gestire arrossamenti e pruriti. Prima di usarla sulla pelle, controlla le allergie applicando una piccola quantità su un punto della pelle sana di dimensioni ridotte. Se non vi è alcuna reazione entro 12-24 ore, l’uso topico è da considerarsi sicuro.
possono rafforzare il sistema immunitario e ridurre le risposte infiammatorie in tutto il corpo.
Non somministrare ai bambini di età inferiore a 1 anno alcun prodotto contenente probiotici come yogurt o integratori orali. Non sono stati studiati gli effetti per i bambini molto piccoli, non è quindi considerato sicuro proporli come trattamento per i più piccini.
è stato a lungo studiato come trattamento per molte condizioni della pelle. Ha proprietà antibatteriche, antimicotiche e anti-infiammatorie.
L’uso topico dell’olio dell’albero del tè è sicuro, ma dovrebbe essere diluito con un olio vettore come l’olio di cocco o olio di oliva.
Mescolare 3-5 gocce di olio di albero del tè in una tazza di olio vettore prima dell’applicazione. Ciò può aiutare a ridurre il prurito e promuovere la guarigione di chiazze cutanee squamose.
l’olio di enotera, l’olio di borragine e l’olio di semi di ribes nero contengono proprietà che possono aiutare a trattare i sintomi della dermatite seborroica, prurito e rossore. Questi oli devono essere diluiti con un olio vettore prima dell’applicazione.
L’uso di oli essenziali in bambini piccoli, neonati, donne in gravidanza e madri in stato di allattamento non è stato studiato a fondo. Si raccomanda quindi di utilizzarli solo sotto l’accordo del medico. Gli oli essenziali non devono essere ingeriti e devono essere utilizzati solo per via topica o per mezzo di un diffusore.
Nei casi più gravi si potrebbe ricevere una prescrizione per un farmaco corticosteroide lieve, per calmare anche l’infiammazione. Usa i corticosteroidi topici solo come indicato, ossia quando la dermatite seborroica è attiva.
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]]>La sindrome delle gambe senza riposo è una sensazione molto imbarazzante. C’è un rimedio domestico naturale che può fermare la sindrome delle gambe a disagio...
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]]>Disintossicare il tuo corpo può aiutare, come sostengono molte persone. Il disturbo alle gambe agitate può influire sulle prestazioni quotidiane e può impedirti di riposare bene durante la notte. È estremamente aggravante quando si verifica e può farti sentire davvero a disagio.
Il tuo corpo assorbe quotidianamente sostanze tossiche. Ad esempio, consumando alcol e anche l’aria che respiri vengono introdotto sostanze dannose. Queste sostanze tossiche passano dal fegato e circolano in tutto il corpo. Le tossine si accumulano nel tuo corpo e il tuo corpo cerca di eliminarle 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Sebbene il tuo corpo elimini alcune delle tossine, fa fatica a rimuoverle tutte perché assorbi costantemente molti contaminanti senza nemmeno saperlo. Possono anche farti sentire stanco e persino farti star male.
Non esiste davvero alcuna cura per le gambe senza riposo, ma solo modi per aiutare a fermare questa situazione. Disintossicare il tuo corpo è un metodo meraviglioso per aiutare a fermare il disturbo e, allo stesso tempo, renderti più sano.
Questo articolo non ha l’intenzione di descriverti come puoi disintossicare il tuo corpo, ci sono metodi e molti prodotti detox come questi su Amazon:
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L’alcol è inoltre qualcosa che può fungere da attivatore per la sindrome. Diminuisci il consumo di alcol e verifica anche se questo ti aiuta. L’eccessivo utilizzo alcol non è solo dannoso, ma può causare gravi problemi di salute, è quindi consigliabile farne poco utilizzo a prescindere.
Anche lo zucchero è qualcosa che può aumentare la sindrome. Prova a ridurre l’assunzione di zucchero. Questo può anche aiutarti a ridurre il peso e non sentirti così “lento” durante il giorno.
Alti livelli di caffeina sono un prodotto aggiuntivo che puoi rimuovere dalla tua dieta per fermare la sindrome delle gambe senza riposo.
Ci sono vari altri prodotti che puoi smettere di consumare che ti aiuteranno a trovare un beneficio. Fai una piccola ricerca sul consumo di prodotti che potrebbero causare disagi alle gambe e tenta di eliminarli o limitarli nella tua dieta.
Quando rimuovi questi elementi, traccia sempre i risultati ottenuti, in questo modo potresti individuare precisamente cosa sta causando il tuo disagio.
Spero che questo post ti sia stato d’aiuto, purtroppo non essendoci ancora una cura bisogna essere bravi a trovare rimedi efficaci.
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]]>Come si curano i principali problemi al prepuzio? Ecco quali sono i più comuni e come risolverli. Il prepuzio è la guaina che ricopre la...
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]]>Il prepuzio è la guaina che ricopre la testa del pene, potrebbe quindi trattarsi anche di glande arrossato. Alla nascita, è completamente attaccato al pene, ma nel tempo si separa ed è possibile tirarlo indietro. Questo può essere fatto, di solito, a circa 2 anni di età. A volte, il prepuzio si separa più tardi. Può succedere, invece, che non si separi in modo uniforme. Tali attaccamenti si risolvono quasi sempre durante la pubertà.
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La circoncisione è una procedura chirurgica per rimuovere il prepuzio. Oggi sono pochissimi i ragazzi che vengono circoncisi. La procedura viene eseguita principalmente sui bambini per motivi familiari, religiosi o cultura. È un processo che viene raccomando ai ragazzi che hanno problemi come un’infezione in corso o che non rispondono ad altre forme di trattamento.
Le condizioni che possono influenzare il prepuzio sono:
prepuzio irritato e rosso. Le cause includono retrazione forzata e sostanze irritanti come bagnoschiuma o pannolini sporchi.
postite e balanite le più comuni. La postite è un’infezione del prepuzio, di solito causata da funghi che prosperano in condizioni di caldo umido. La balanite è un’infezione che coinvolge anche il glande ed è generalmente causata da una scarsa igiene.
In alcune persone questi due tipi di infezioni tendono a ripresentarsi. Una complicazione delle infezioni croniche è il tessuto cicatriziale che potrebbe attaccare il prepuzio al glande e rendere impossibile la retrazione.
Le infezioni croniche del pene e del prepuzio aumentano anche il rischio di infezioni del tratto urinario.
prepuzio anormalmente stretto, il che gli impedisce di ritrarsi. Ciò può permettere alla balanite di svilupparsi spesso, perché avere una buona igiene intima risulta difficile o pressoché impossibile. Un’erezione può causare la divisione e il sanguinamento del prepuzio. La fimosi può anche ostacolare la minzione.
Nella parafimosi, la membrana è retratta in modo permanente. In questo caso il prepuzio si raccoglie come un elastico stretto attorno al pene, portando dolore e gonfiore. Questa condizione è la seconda causa più comune per la circoncisione negli adulti.
raramente si sviluppano escrescenze anomale sul prepuzio. A volte il tumore è canceroso. Il cancro del pene è estremamente raro negli uomini circoncisi.
Semplicemente, il prepuzio viene catturato da una cerniera. Indossare le mutande è la migliore prevenzione.
Il trattamento dipende dalle condizioni. Ecco quali sono:
evitare sostanze irritanti come bagnoschiuma o saponi aggressivi. Lavare con delicatezza sotto il prepuzio. Può essere consigliata una crema per il pannolino o l’unguento all’idrocortisone.
un medico può prescrivere creme antifungine o antinfiammatorie, antibiotici orali e antidolorifici. Sì alle immersioni in un bagno caldo per alleviare una minzione dolorosa. Nei casi più gravi sono necessari antibiotici per via endovenosa. Oppure il professionista può consigliare la circoncisione come soluzione permanente.
il medico può suggerire di tentare un allungamento del prepuzio ritrattandolo regolarmente, per esempio durante la doccia e ogni volta che si urina. Questo processo può richiedere alcune settimane. Anche l’utilizzo regolare di creme può aiutare. Se il prepuzio rimane stresso, potrebbe rendersi necessaria la circoncisione. Per gli uomini che si oppongono all’intervento per motivi etici o politici, può essere possibile mantenere il prepuzio ma allargarlo chirurgicamente. Il taglio che viene fatto lungo la parte superiore viene chiamato ‘fessura dorsale’.
In caso di parafimosi la situazione si fa più complicata. Qui è necessario tentare di rotolare manualmente il prepuzio sul glande con l’applicazione di crema anestetica e compressione della testa del pene per ridurre il gonfiore. Se la condizione tende a ripresentarsi, viene consigliata la circoncisione.
la prima linea di trattamento per un tumore è la rimozione chirurgica. La cura può includere chemioterapia e/o radioterapia.
verrà applicata una crema anestetica sul prepuzio che viene liberato aprendo la cerniera o tagliando la stessa con delle forbici.
Come si cura il prepuzio dipende quindi dalle condizioni e dalle situazioni. Ogni trattamento può essere più o meno invasivo, ma ciò che conta di più è cercare di avere sempre una buona e corretta igiene intima per prevenire i problemi più comuni e rivolgersi a personale qualificato per ogni tipo di problema o domanda.
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]]>Come liberarsi del naso chiuso? Ecco i rimedi che tutti vorremo sapere prima che arrivi l’inverno. Un naso chiuso può darti fastidio durante il giorno...
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]]>Un naso chiuso può darti fastidio durante il giorno e non farti dormire la notte. Ma se questa sgradevole sensazione di ostruzione è provocata da allergie, aria secca, raffreddore o influenza, devi sapere che ci sono medicinali e alcuni rimedi casalinghi che possono farti respirare più facilmente.
Il naso cola. Tiri fuori il fazzoletto, soffi e non esce nulla. Che fastidio!
Molti pensano che il naso chiuso significa che c’è troppo muco nei passaggi nasali. No, non è così. Questa condizione è il risultato di un’infiammazione dei vasi sanguigni nei seni. L’irritazione viene innescata da:
Un impacco caldo può aiutare a bloccare un naso chiuso, aprendo i passaggi nasali dall’esterno.
Per farlo, immergi prima un asciugamano in acqua calda. Strizza l’acqua in eccesso, piega il panno e poggialo sul naso e sulla fronte.
Il calore fornisce conforto dal dolore e aiuta ad alleviare l’infiammazione dalle narici.
Ripeti l’operazione quando necessario.
Che si tratti di una doccia calda o di una sfiziosa tazza di tè, il vapore può diluire il muco e aiutarlo a drenare dal naso.
Per un sollievo più rapido, versa dell’acqua bollente in una ciotola di grandi dimensioni. Copri la testa con un asciugamano, piegati sopra la ciotola e respira il vapore.
Puoi ripetere il procedimento per tre o quattro volte al giorno.
La classica zuppa di pollo della nonna. Tutto quello che ti diceva, è vero. Ti aiuta sul serio a sentirti meglio quando non stai bene.
Sorseggiane un po’ per spostare il muco attraverso il naso più velocemente della semplice acqua calda. Ti aiuterà a sentirti meno chiuso e, inoltre, ha un buon sapore!
Perché ti senti soffocare quando hai il naso chiuso? Perché i vasi sanguigni si gonfiano e bloccano le vie respiratorie.
I decongestionanti da banco possono ridurre questi vasi e aiutarti a respirare più facilmente. Gli spray nasali funzionano allo stesso modo, ma fai attenzione. Con questi ultimi il naso può chiudersi ancora di più, se li usi per più di 4/5 giorni di fila.
La menta piperita e il suo ingrediente attivo principale, il mentolo, sono decongestionanti naturali. Li troverai all’interno di molti prodotti per il sollievo del bruciore al petto e della tosse. In alternativa, puoi bere dell’ottimo tè alla menta.
Acquista una confezione in negozio o preparalo da te. Immergi un cucchiaino di menta piperita essiccata in una tazza di acqua bollente per dieci minuti. Bevi fino a cinque tazze al giorno.
Il naso chiuso può essere accompagnato da altri sintomi come starnuti e naso gocciolante. La congestione nasale può anche portare a mal di testa.
Nonostante possa essere fastidioso, nella maggior parte dei casi un naso chiuso non è nulla di cui preoccuparsi. Tuttavia, ci possono essere momenti in cui è meglio consultare un medico, per esempio se i sintomi non sembrano migliorare.
Il tempo necessario per vedere un miglioramento può dipendere dalla causa. La maggior parte delle persone guarisce dal raffreddore in circa dieci giorni. Se i sintomi persistono, consulta il tuo medico di base. Se il naso chiuso è dovuto a un’infezione virale, le possibili complicanze includono probabili otiti, bronchite e sinusite.
Come liberarsi del naso chiuso dipende quindi da molti fattori, ma i consigli e i rimedi sono sempre gli stessi. Calma i sintomi e respira meglio, ma non esagerare e rivolgiti sempre a un professionista.
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]]>Quali sono i rimedi per il fuoco di Sant’Antonio più efficaci? Ecco come alleviare il bruciore. Il fuoco di Sant’Antonio (Herpes zoster) è un’infezione batterica...
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]]>Il fuoco di Sant’Antonio (Herpes zoster) è un’infezione batterica della pelle. È conosciuta anche con il nome di erisipela e, di solito, coinvolge il sistema linfatico. La caratteristica principale della condizione è un rash cutaneo che porta con sé una forte sensazione di bruciore.
Prima dell’introduzione degli antibiotici, il fuoco di Sant’Antonio era una malattia molto temuta, soprattutto nei bambini. Fu identificata nel XI secolo dove fu inserita in un gruppo di condizioni sotto il nome di Sant’Antonio, il patrono delle cause perse.
È spesso causa un tipo specifico di batteri noti come Streptococco di tipo A. Ma non è sempre così. Alcuni casi sono associati a lesioni della pelle, un’abrasione, un taglio o un trauma che sviluppa un’infezione. Tuttavia, la maggior parte dei casi inizia con la pelle intatta e su parti del corpo in cui il sistema linfatico è ostruito.
Più chiaramente, l’erisipela si verifica quando i batteri dello streptococco di gruppo A penetrano nella barriera esterna della pelle. Questi batteri di norma vivono sull’epidermide e su altre superfici senza causare nessun danno. Ma a volte possono entrare nella pelle attraverso un taglio o una ferita e causare un’infezione.
Anche condizioni che provocano rotture della pelle come l’eczema possono portare al fuoco di Sant’Antonio. Oppure, si può verificare quando i batteri si diffondono ai passaggi nasali a seguito di un’infezione al naso e alla gola.
Altre cause possono essere:
Il fuoco di Sant’Antonio si visualizza soprattutto sul viso ma ora si vede maggiormente sulle estremità inferiori. Ciò è dovuto alla prevalenza dello streptococco di gruppo A che prevale sul tipo che provoca l’infezione facciale (streptococco pyogenes).
Una gamma di sintomi precedono la comparsa delle eruzioni cutanee che appaiono da 4 a 48 ore e includono:
Il rash cutaneo apparirà subito dopo con pelle lucida, rossa, calda e gonfia. Ha confini chiaramente definiti e una consistenza simile a una buccia d’arancia.
La maggior parte delle persone colpite dal fuoco di Sant’Antonio può essere curata a casa, alcune invece possono richiedere un trattamento con ricovero ospedaliero. A seconda della gravità della condizione, il piano di cura può includere rimedi casalinghi, farmaci o interventi chirurgici.
Il fuoco di Sant’Antonio può essere curato a casa con l’assunzione di antibiotici come penicillina, amoxicillina e ciprofloxacina, che devono assunti per circa 10-14 giorni, come indicazione dal medico.
In caso di lesioni più estese o setticemia (quando l’infezione raggiunge il flusso sanguigno), possono essere somministrati antibiotici per via endovenosa. Creme vengono date quando compaiono bolle sulla pelle.
Per chi soffre di erisipela cronica o ricorrente, potrebbe essere necessario utilizzare la penicillina benzatina intramuscolare ogni 21 giorni, per fornire un trattamento più efficace contro i batteri che vivono in quella specifica regione.
Un approccio chirurgico viene consigliato se la situazione si fa più complicata come nel caso di necrosi e secrezione purulenta.
Per facilitare il recupero, oltre al trattamento antibiotico, si raccomanda di riposare ed elevare l’arto interessato se la malattia si manifesta nelle gambe o nelle braccia.
Oltre a questo, per chi ha anche le gambe gonfie, può essere indicato l’utilizzo di calze elastiche di contenimento o l’applicazione di impacchi freddi bagnati sulle zone colpite.
Il fuoco di Sant’Antonio non può essere prevenuto, ma è comunque possibile adottare alcune misure per ridurre i fattori di rischio:
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