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Probabilmente vi sarà capitato qualche volta di avere particolare dolore agli occhi, più precisamente alle palpebre, oltre che avvertire un gonfiore forte e un arrossamento della zona. Si tratta di segnali evidenti di orzaiolo. Non si tratta di una vera e propria patologia, ma di un’infezione della palpebra che può essere curata facilmente anche con rimedi naturali, casalinghi, senza far ricorso a particolari farmaci. Sicuramente, però, necessita di particolari attenzioni e non deve essere sottovalutata, visto che può evolvere in qualcosa di ben più grave. Vediamo però nel dettaglio di cosa si tratti.

Orzaiolo: che cos’è

Con questo termine si fa riferimento, essenzialmente, ad un’infezione batterica delle ghiandole del follicolo pilifero ciliare. Colpisce, quindi, la palpebra ma può anche attaccare tutta la congiuntiva. L’ orzaiolo può colpire sia la parte interna della palpebra (precisamente infettando la ghiandola di Meibomio) oppure colpire esternamente la palpebra (infettando le ghiandole di Zeis). Queste ghiandole svolgono la funzione precisa di secernere del sebo, il quale consente di lubrificare la palpebra, in maniera tale che non possa irritare l’occhio: basti considerare che a quante volte sbattiamo le palpebre ogni minuto. Difatti, queste ghiandole, producono delle lacrime, garantendo il film lacrimale, e delle sostanze lubrificanti utili a tale scopo. Quando subentra infezione da orzaiolo queste ghiandole, difatti, si ostruiscono e il liquido lubrificante non può fuoriscuire. Ciò provoca un dolore più o meno intenso e, generalmente, un gonfiore che dura diversi giorni.

Orzaiolo: occhio dolorante e arrossato, possibili cause

Ma quali sono le cause possibili dell’infezione da orzaiolo? Quest’infezione è causata, tecnicamente, dalla presenza di un batterio, lo Staphylococcus aureus. Se l’infezione si presenta soltanto di rado, allora è preoccupante fino ad un certo punto, mentre se c’è una particolare tendenza, l’ orzaiolo si presenta frequentemente, allora ci potrebbe essere una predisposizione e quindi bisogna prestare ancora più attenzione.

Batteri, igiene e stress

Sono diversi i motivi che possono portare a questa infezione. In primis una presenza molto attiva di batteri sulle ciglia, a causa di una scarsa igiene. Anche lo stress in alcuni casi svolge una funzione determinante perché, come ormai è noto, questo abbassa le difese immunitarie del corpo umano e ci rende più facilmente attaccabili da virus e da batteri. Non c’è una particolare predisposizione, invece, per quanto riguarda l’età: l’orzaiolo potrebbe colpire, difatti, tutti gli individui, dai più piccoli ai più grandi. Come abbiamo già anticipato, l’orzaiolo può interessare sia la parte esterna della palpebra, sia la parte interna (orzaiolo interno ed esterno). In entrambi i casi, le cause possono essere ricondotte alla presenza di batteri, i quali appartengono alla famiglia dello stafilococco o dello streptococco. Di seguito le possibili cause di infezione da orzaiolo:

  • scarsa igiene;
  • infezione follicolo ciliare;
  • corpo estraneo nell’occhio;
  • infezione ghiandola di Zeis;
  • blefarite.

Fattori di rischio

Ci sono, poi, situazioni e condizioni di salute particolari, fattori di rischio, che possono portare più frequentemente alla presenza dell’infezione da orzaiolo. Per esempio, oltre alla scarsa igiene (che può tranquillamente consistere anche nel toccarsi spesso gli occhi con le mani sporche), l’utilizzo continuo ed errato di lenti a contatto è sicuramente un fattore determinante: anche in tal caso è sicuramente fondamentale mantenere un’igiene massima. Anche la congiuntivite può portare alla presenza di orzaiolo, così come l’acne rosacea e malattie croniche di cui soffriamo, come diabete e dermatite seborroica.

Orzaiolo: sintomi più comuni

Anche per quanto riguarda i sintomi di infezione da orzaiolo parliamo di diverse situazioni. Alcuni sintomi possono riferirsi soltanto ad un rossore e un gonfiore della palpebra. In altre situazioni, invece, si palesa anche un dolore molto intenso, non soltanto al tatto. Di solito, al bordo della palpebra si genera un rigonfiamento che presenta il classico puntino bianco. Altro sintomo comune di infezione da orzaiolo è sicuramente una lacrimazione molto più intensa del normale.

Calazio

Quest’infezione dell’occhio risulta particolarmente fastidiosa in alcune situazioni. Anche se nella maggior parte dei casi tende a risolversi da sola, se non curata adeguatamente può trasformarsi in qualcosa di peggio: il calazio. Si tratta di una vera e propria cisti, la quale si genera in seguito ad una infiammazione cronica della ghiandola di Meibomio. Alla presenza di calazio, molto spesso è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico per risolvere la situazione. Riassumendo, tra i sintomi più comuni troviamo:

  • palpebra arrossata e gonfia;
  • rigonfiamento con pus;
  • lacrimazione eccessiva dell’occhio;
  • arrossamento della congiuntiva;
  • sensazione di corpo estraneo nell’occhio;
  • fotofobia;
  • nei casi più gravi la febbre.

Diagnosi e cura dell’orzaiolo

Per quanto concerne la diagnosi, non c’è molta difficoltà a riscontrarne la presenza. L’orzaiolo, infatti, si manifesta con sintomi evidenti: basta una valutazione clinica dell’occhio, che il medico è in grado di fare agevolmente, così come è capace di distinguere l’orzaiolo da una cisti. Non si parla, generalmente, di esami clinici specifici. E’ fondamentale, però, recarsi da un medico se la situazione non si risolvere dopo diversi giorni. Importantissimo è non cercare di aprire autonomamente l’orzaiolo, poiché è facile che si rischi di peggiorare la situazione.

Trattamento con impacchi e pomate

Di solito risulta utile fare ricorso ad impacchi caldi da apporre sull’occhio, due o tre volte al giorno. Se non ci saranno miglioramenti, allora sarà necessario avvertire il medico curante per dei consigli sul da farsi. Quest’ultimo è facile che possa presciverci delle pomate o dei colliri antibiotici. Solo quando il problema peggiora e diventa cronico, allora l’orzaiolo necessita di un intervento chirurgico per essere curato.

Rimedi naturali

Alcune soluzioni naturali che possono risultare utili per una cura adeguata sono:

  • impacchi caldi, da utilizzare due o tre volte al giorno per una decina di minuti (attenzione all’igiene, utilizzare una garza sterile);
  • pulizia dell’occhio accurata, stando sempre attenti all’igiene;
  • massaggio circolare per cercare di velocizzare la maturazione dell’infezione.

Medicinali

Per quanto riguarda, invece, eventuali medicinali da poter utilizzare, troviamo:

  • antidolorifici (es. paracetamolo);
  • pomate antibiotiche;
  • colliri antibiotici;
  • rimozione del ciglio con intervento chirurgico (nelle situazioni più complicate).

Come prevenire l’orzaiolo

Ma è possibile fare in modo da prevenire l’orzaiolo? In un certo senso sì. Come abbiamo avuto modo di capire, l’orzaiolo non è altro che una patologia di natura batterica, quindi contagiosa. E per questo motivo, si possono mettere in pratica alcuni comportamenti per salvaguardare la nostra salute.

Evitare il contagio

Un primo passo per evitare il contagio è sicuramente, banalmente, quello di evitare di entrare in contatto di retto con chi ne è soggetto. Se viviamo nella stessa casa con una persona che sta soffrendo di orzaiolo, allora bisogna evitare in tutti i modi di condividere la biancheria e altri oggetti di stoffa (per esempio, asciugamani, federe dei cuscini e così via). Ovviamente, anche gli occhiali vanno prima disinfettati a dovere, se si vuol condividerli con qualcun altro.

Non toccarsi gli occhi troppo spesso

Altro consiglio utile allo scopo può essere quello di evitare di toccarsi continuamente gli occhi, specie se le mani non sono pulite: è fondamentale che le mani sporche non entrino in contatto con gli occhi. L’orzaiolo è uno dei problemi tipici che ne derivano. E ancora, un accorgimento, che sicuramente risulterà più utile alle donne, è il fatto che bisogna struccarsi adeguatamente prima di andare a dormire: se un prodotto per il make up come il mascara o l’ombretto non è in ottimo stato, potrebbe essere portatore di batteri, i quali attaccano l’occhio.

Lentine

Anche e soprattutto chi usa le lenti a contatto deve badare all’igiene con massima attenzione. Prima di toccare le lenti, è necessario lavarsi le mani accuratamente: quindi, sia prima, per infilarle, sia prima di toglierle.

Alimentazione specifica

C’è poi un altro fattore che risulta particolarmente utile per prevenire l’orzaiolo. Si tratta dell’alimentazione.

Ci sono una serie di alimenti che, grazie alle loro proprietà, sono in grado di prevenire le infiammazioni e persino curarle quando sono in atto. Alcune vitamine sono eccezionali in tal senso. Tra queste:

  • la vitamina A e la Vitamina C (che si trovano principalmente in frutta e verdura);
  • selenio (presente in carne, pesci e latte e derivati);
  • Magnesio (presente in alcuni semi, cacao, crusca);
  • Ferro (presente in pesce, carne e alcuni tipi di legumi);
  • Omega 3 (presente principalmente nel pesce azzurro);
  • Zinco (presente soprattutto in pesce, carne e latte e derivati);
  • Probiotici (si può trovare nello yogurt e nel tofu);
  • la vitamina E.

Proprio quest’ultima, la vitamina E, è particolarmente importante per i nostri occhi. Questa svolge una funzione antiossidante e utile contro le infezioni, come l’orzaiolo. Si può trovare nella frutta secca, come noci e mandorle, e in alcuni semi.


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