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La vitamina Q, nota anche come ubichinone e coenzima Q, è una sostanza vitaminica presente nelle cellule eucariote, localizzata principalmente nei mitocondri. Svolge un ruolo importante nella catena di trasporto degli elettroni e partecipa alla respirazione cellulare aerobica, determinando la creazione di energia sotto forma di ATP.
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Nel nostro corpo l’energia viene creata il 95 per cento delle volte da questo processo. Poiché cuore, fegato e reni richiedono il massimo livello energetico, tali organi hanno la più alta concentrazione di vitamina Q. L’organismo la produce da sé pe neutralizzare i radicali liberi nelle cellule.
Pensiamo a questa vitamina come un super antiossidante. Invecchiando, il corpo crea meno di questo coenzima. Ciò significa che le cellule diventano più vulnerabili ai danni dei radicali liberi. I radicali liberi si trovano nell’aria che respiriamo, nel cibo che mangiamo, nella luce del sole, ecc.
Mangiare cibi ricchi di antiossidanti è un modo per combatterli. Un altro modo è assumere degli integratori che vanno a rafforzarle le cellule e a mantenerle in salute.
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Alimenti ricchi di vitamina Q
Pesce grasso
Il coenzima Q è liposolubile, richiede grasso per l’assorbimento e l’immagazzinamento. Più il pesce è grasso e più vitamina Q otterremo.
È quindi preferibile optare per pesci di acqua fredda come aringhe, salmone e tonno.
Manzo e pollame
Manzo e pollo sono alcune delle fonti più ricche di vitamina Q.
Una porzione di manzo cotta contiene circa 2,5 milligrammi di ubichinone. Una porzione di pollo ne contiene circa la metà. Un uovo sodo di medie dimensioni ne contiene 0,1 milligrammi.
Noci, olio e semi
Non tutte le fonti di vitamina Q sono basate su fonti animali. Le arachidi sono un’ottima fonte vegetali. Una porzione di arachidi tostate ne contiene circa 0,8 milligrammi. I semi di sesamo ne danno 0,7 milligrammi. I pistacchi ne forniscono 0,6 milligrammi. Per quanto riguarda gli oli, si consigliano l’olio di semi di soia e l’olio di canola.
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Frutta e verdura
Un’arancia di medie dimensioni contiene 0,3 milligrammi di nutriente. Una porzione di fragole crude può fornire fino a 0,2 milligrammi. Ottimi anche i broccoli al vapore e il cavolfiore, rigorosamente cotto.
Vitamina Q benefici: perché fa bene assumere il coenzima Q
Insufficienza cardiaca
L’insufficienza cardiaca è spesso una conseguenza di altre condizioni dell’apparato cardiocircolatorio, come l’ipertensione. Tali condizioni possono portare a un aggravamento del danno ossidativo e dell’infiammazione delle vene e delle arterie.
Si verifica quando questi problemi arrivano al cuore, al punto tale da non riuscire a contrarre, rilassare e pompare regolarmente il sangue attraverso il corpo.
A peggiorare le cose, alcuni trattamenti per l’insufficienza cardiaca hanno effetti collaterali (bassa pressione sanguigna) mentre altri potrebbero addirittura ridurre ulteriormente i livelli di vitamina Q.
Un corretto bilanciamento di coenzima Q può ripristinare i livelli ottimali di produzione energetica, ridurre il danno ossidativo e migliorare la funzione del cuore, il che aiuta a trattare l’insufficienza cardiaca.
Fertilità
La fertilità femminile diminuisce con l’età a causa di un calo del numero e della qualità degli ovuli a disposizione.
La vitamina Q è direttamente coinvolta in questo processo. Con l’avanzare dell’età, la produzione del coenzima rallenta, rendendo il corpo meno efficace nel proteggere gli ovuli dall’ossidazione. L’assunzione di ubichinone può invertire il declino legato all’età.
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Analogamente, lo sperma maschile è suscettibile agli effetti del danno ossidativo che può comportare una diminuzione del numero di spermatozoi, una scarsa qualità dello sperma e infertilità.
Numerosi studi hanno concluso che la vitamina Q può migliorare la qualità, l’attività e la concentrazione dello sperma, aumentando la protezione antiossidante.
Mal di testa
Una funzione mitocondriale anomala può portare a un aumento dell’assorbimento del calcio da parte delle cellule, all’eccessiva produzione di radicali liberi e alla riduzione della protezione dagli stessi. Ciò può portare una bassa energia nelle cellule cerebrali e persino emicranie.
Poiché la vitamina Q sta principalmente nelle cellule mitocondriali, è stato dimostrato che ne migliora la funzione e aiuta a ridurre l’infiammazione che si verifica durante l’emicrania. Inoltre, è stata osservata una carenza di coenzima Q nelle persone che soffrono di frequenti mal di testa.
Polmoni
Di tutti gli organi, sono i polmoni ad avere il maggior contatto con l’ossigeno. Questo li rende molto sensibili al danno ossidativo.
L’aumento dell’ossidazione nei polmoni e la scarsa protezione antiossidante, compresi i bassi livelli di vitamina Q, possono provocare malattie polmonari come l’asma.
Dosi raccomandate
La dose standard di coenzima Q varia da 90 a 200 milligrammi al giorno. Dosi fino a 500 milligrammi sono ben tollerate.
La vitamina Q è un composto liposolubile, come abbiamo visto. Il suo assorbimento è lento e limitato. Tuttavia, l’assunzione di integratori, combinata con il consumo di cibo, aiuta il corpo ad assorbirla fino a tre volte più velocemente rispetto alla sola assunzione senza alimenti.
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Problematiche
In alcune circostanze la vitamina Q può agire da stress ossidativo. È controindicata per chi ha una compromissione epatica o un ascesso alla cistifellea.
Carenza vitamina Q: i sintomi
- senso di debolezza
- diminuzione della capacità di carico
- aumento del rischio di malattie cardiovascolari
- disturbi del sistema immunitario
- formazione di tumori
- fatica
- invecchiamento precoce.
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